Il profumo della mimosa, polveroso, floreale e con una nota di miele, è molto apprezzato in profumeria ma non piace a tutti. Non posso dire che sia tra i miei preferiti, ma vi assicuro che quando viene diluito e mitigato dalle altre note diventa un elemento chiave della sinfonia dando il meglio di sé. A me piace abbinarolo alla vaniglia e alla cera d'api bio per accentuare la nota di miele.
Si abbina anche a Rosa, Tuberosa, Vaniglia, Benzoino, Tonka, Camomilla, Balsamo del Perù, Agrumi, Neroli, Gelsomino, Ylang Ylang, Camomilla, Violetta (profumo del fiore), Iris e Magnolia.
La mimosa è usata sia in profumeria che cosmetica e potete acquistarla sottoforma di assoluta o cera. La prima, particolarmente adatta ai profumi liquidi, è disponibile su AromaZone (11,90 euro per 5 g). Nonostante l'assoluta sia da diluire e duri quindi parecchio, la spesa iniziale è un po' alta.
La cera di mimosa non può essere impiegata nei profumi liquidi, ma ha un prezzo più basso (la trovate su AromaZone) e contiene fitosteroli, il che la rende molto interessante per la sua funzione rigenerante. Può essere inserita nei profumi solidi e in vari tipi di cosmetici fai da te: unguenti, creme e stick labbra. Ha un potere filmante medio ed è vegetale.
A differenza delle altre cere floreali, che sono abbastanza "morbide", ha una temperatura di fusione attorno ai 65 gradi e può sostituire quindi tranquillamente la cera d'api.
Dosaggio della cera di mimosa: Profuma delicatamente i cosmetici che la contengono se usata almeno attorno all’1%. Particolarmente indicata per profumi solidi, burrocacao e creme (1-2% massimo in queste ultime).
Ricette con la cera di mimosa: