L’olio di cocco deriva dalla polpa di cocco ed è molto usato sia in cucina che nella cosmetica. Si trova facilmente anche nei supermercati e negli alimentari etnici.
In questa guida parleremo dei diversi tipi di olio di cocco, delle sue caratteristiche e di come usarlo in modo corretto nella cosmetica naturale.
Olio di cocco vergine e raffinato (o di copra)
L’olio vergine ottenuto dalla spremitura a freddo della polpa di cocco fresca mantiene al massimo tutte le caratteristiche di questo ingrediente ed ha un odore caratteristico e paradisiaco.
L’olio che viene ottenuto dalla polpa di cocco essiccata subisce invece un processo di raffinazione che può prevedere l’uso di solventi ed è chiamato anche olio di copra o di cocco raffinato. A differenza di quello vergine resiste un po’ di più all’ossidazione, non ha alcun odore e, nel complesso, perde anche se di poco alcune proprietà.
A parte il profumo e le modalità di estrazione, hanno entrambi caratteristiche molto simili, anche se io vi consiglio caldamente la versione vergine bio.
L’olio di cocco macerato assieme ai fiori di tiarè viene chiamato olio di Monoi ed ha un profumo intenso e inebriante.
Caratteristiche dell’olio di cocco
Quali sono le caratteristiche di questo ingrediente?
- L’olio di cocco solidifica sotto i 25 gradi assumendo l’aspetto di un burro bianco e setoso. Sopra i 25 gradi è invece liquido.
- La sua densità è pari a 0,915 ed è considerato un olio leggero resistente e non termolabile.
- L’olio di cocco è comedogeno anche se non eccessivamente e va quindi usato con cautela nei prodotti per il viso.
- Al tatto risulta piacevole, leggero e fondente.
- Quando è usato nei saponi permette di ottenere una schiuma abbondante, una buona trasparenza ed una consistenza solida e compatta. Ha un numero di saponificazione pari a 0,184.
I benefici dell’olio di cocco
L’olio di cocco ha tanti benefici. Vediamoli assieme:
- Contiene acido laurico, un acido grasso saturo che ha una grande affinità con la pelle e le proteine dei capelli. Le donne polinesiane lo usano infatti da secoli per nutrire pelle e capelli come vedremo più avanti.
- Ha proprietà antimicrobiche ed antimicotiche.
- Contiene vitamina E, che è un elasticizzante e antiossidante naturale.
- È lenitivo e particolarmente adatto nei doposole.
- Nutre i capelli rendendoli lisci e brillanti senza ungere troppo. Chi ha i capelli grassi lo potrebbe comunque trovare un po’ pesante.
- Riduce la disidratazione della pelle (non va comunque mai usato puro ma in creme o sulla pelle bagnata, altrimenti secca).
Olio di cocco: usi
- Spalmate l’olio di cocco vergine sulla pelle umida dopo la doccia per renderla morbida e leggermente profumata.
- Le sue proprietà antibatteriche lo rendono adatto per i dedoranti fai da te in sinergia con oli essenziali deodoranti (limone, salvia, lavanda…). Alcuni aggiungono anche un po’ di bicarbonato.
- Un cucchiaio sciolto nell’acqua calda del bagno (magari mischiato con del miele) rende la pelle morbida e setosa.
- Se usato come dentifricio aiuta a contrastare la proliferazione dei batteri. Ha un sapore gradevole e lascia una sensazione di pulito in bocca, ma se volete potete aggiungere poche gocce di olio essenziale di menta. Molti aggiungono anche del bicarbonato, il quale non è però adatto a chi ha denti sensibili. Questa modalità d’utilizzo è a mio parere più pratica nella stagione fredda perché quando fa caldo l’olio di cocco è liquido. Se avete molte carie o particolari problemi dentali potrebbe comunque essere consigliabile usare altri tipi di dentifrici.
- Le donne polinesiane usano da secoli l’olio di Monoi, ovvero olio di cocco nel quale vengono macerati i fiori di tiarè ottenendo un prodotto dal profumo paradisiaco. Viene usato per nutrire pelle e capelli, come doposole e come abbronzante per pelli già scure. Io vi sconsiglio comunque questo ultima modalità d’uso perché la pelle abbronzata ha bisogno sempre e comunque di una buona protezione solare.
- Mischiato a sale o zucchero diventa un ottimo scrub profumante per il corpo. In questa pagina trovate una ricetta di uno scrub mani a base di olio di cocco.
- Io lo utilizzo spesso nelle le creme corpo fai da te perché ho notato che attribuisce più scorrevolezza e una texture migliore al prodotto. Ottimo anche nei burri corpo.
- Può essere impiegato nelle bombe da bagno ed in altri prodotti da bagno simili donando morbidezza alla pelle.
- Può essere usato nei burri cacao anche se in dosi limitate. Qui trovate la ricetta di un burro cacao al cocco con una texture piacevole e fondente.
Quando è meglio non usare l’olio di cocco
- L’olio di cocco è potenzialmente comedogeno, per cui evitate di usarlo sul viso.
- Alcuni lo usano come struccante, ma tenete conto che può essere comedogeno. Se lo utilizzate in questo modo sciacquatevi sempre con un detergente.
- L’olio di cocco non va mai usato puro ma, come spiegato in questo articolo, va spalmato su pelle e capelli umidi onde evitare di provocare secchezza.
- Nel libro Il tuo sapone naturale. Metodi e consigli praticisi consiglia di non impiegarlo in dosi superiori al 30% nei saponi fai da te. Se non usato correttamente nella ricetta potrebbe anche seccare la pelle.