Gli oleoliti possono essere usati puri o inseriti in creme e altri tipi di cosmetici fai da te.
Uno dei metodi più semplici ed efficaci per renderli più pratici da utilizzare è quello di solidificarli trasformandoli in unguenti. Pronti a scoprire tutto quello che c’è da sapere a riguardo?
Che cosa sono gli unguenti?
Gli unguenti sono dei preparati semisolidi non contenenti acqua costituiti da lipidi. La preparazione è molto semplice e la versione base richiede solo 2 ingredienti, ovvero cera ed oleolito.
Come si prepara un unguento? Quali sono le dosi ottimali?
A mio parere la consistenza ottimale prevede il 15% di cera e L’85% di oleolito, ma se preferite una versione più dura potete aumentare la quantità di cera al 20-30%. Per un unguento molto morbido potete scendere attorno al 10% di cera (o poco meno).
Alcuni mettono olio e cera in un pentolino contemporaneamente, fanno fondere e versano poi il tutto in un contenitore. Io non seguo questo metodo perché in teoria gli oleoliti non andrebbero scaldati dal momento in cui possono perdere le loro proprietà.
Altri ancora realizzano un oleolito a caldo al momento scaldando per qualche ora erbe, olio e cera e filtrano infine con una garza. Quest’ultimo procedimento è un po’ macchinoso. Credo inoltre che sia meglio ottenere un oleolito a freddo piuttosto che a caldo, in modo da sciupare il meno possibile sia l’olio che l’erba che andiamo ad utilizzare.
La ricetta che preferisco prevede l’aggiunta dell’oleolito solo dopo che la cera si è sciolta del tutto. In questo modo si riduce il tempo durante il quale l’oleolito viene fatto scaldare limitando di conseguenza la perdita di proprietà.
Ricetta dell’unguento
La ricetta dell’unguento è molto semplice:
- Fate fondere a bagno maria 15 g di cera d’api.
- Non appena la cera si è fusa del tutto aggiungete 85 g di oleolito a filo mescolando continuamente.
- Noterete la formazioni di grumi: è assolutamente normale dal momento in cui l’olio ha una temperatura inferiore rispetto alla cera. Basteranno comunque pochi secondi per ottenere nuovamente una consistenza fluida.
- Versate il tutto in uno o più barattolini di vetro e lasciate riposare per un’ora o poco più fino a che l’unguento non si solidifica del tutto.
Come arricchire la ricetta base dell’unguento
- Se volete arricchire il vostro unguento potete usare un mix di oleoliti o di oli. Nulla vi vieta di mescolarli a piacimento sfruttando il profumo o le proprietà.
Vi ricordo che gli oleoliti più efficaci sono quelli di calendula, camomilla e lavanda. Gli altri, come quello di vaniglia, hanno proprietà ridotte e sono più che altro utili per profumare (in questo caso potete farli scaldare assieme alla cera, visto che non ci son proprietà funzionali da perdere, anche se la cosa inciderà un po' sul profumo).
- L’aggiunta di 0,5 o 1 g di vitamina E aiuta a prolungare la longevità dell’unguento e apporta benefici alla pelle.
- Se volete potete aggiungere degli attivi liposolubili una volta che si è sciolto il tutto. Tenete però conto che non devono essere termosensibili. Vanno infatti aggiunti per forza quando il preparato è fuso e quindi ancora caldo e questo limita il numero di attivi da usare.
- Per potenziare le proprietà dell’unguento aggiungete qualche goccia di olio essenziale. Alcuni li impiegano in dosi massicce, ma io vi consiglio di stare sulle 15-30 gocce. Anche in questo caso tenete conto del fatto che potrebbero perdere un minimo di proprietà dal momento in cui vanno aggiunti quando il composto è caldo. Lasciatelo intiepidire un poco prima di aggiungerli. L'ideale sarebbe sotto i 38 gradi, anche se gli unguenti tendono a solidificarsi già a questa temperatura.
Quali sono i pro ed i contro dell’unguento rispetto all’oleolito classico?
- L’unguento è più pratico e comodo dal momento in cui è semi solido.
- L’oleolito, se preparato a freddo, non perde le sue proprietà. Durante il riscaldamento per la preparazione dell’unguento potrebbe perderle un poco.
- L’aggiunta di cera d’api rende l’unguento più idratante e protettivo, a patto di spalmarlo sulla pelle umida. La cera d’api crea infatti una barriera che impedisce la disidratazione e protegge la pelle. Utile in caso di piccole ferite. È anche antibatterica ed anti infiammatoria.
Altre cose da tenere in considerazione
- Usate oleoliti realizzati con oli non termolabili, inodori e non comedogeni. Consultate questa tabella per maggiori informazioni.
- Di solito si pensa che gli unguenti siano eccessivamente unti. Questo è vero se usate un certo tipo di oli, ma se l’oleolito è preparato con oli che si assorbono rapidamente, come jojoba, riso e vinacciolo, non noterete questo inconveniente. Se seguite questa ricetta otterrete un unguento fantastico e che non lascia assolutamente la pelle fastidiosamente unta.
- La cera d’api può essere leggermente comedogena se usata in grandi quantità ma non è considerata come un ingrediente che ostruisce i pori.
Non spalmerei un unguento sul viso, a meno che non si tratti di un’area ridotta, ma può essere applicato tranquillamente sulla pelle umida del corpo ottenendo un effetto idratante e protettivo maggiore di quando applichiamo dell’olio. - La cera è considerata ipoallergenica. Quella bio ha più proprietà rispetto all'altra, ma in alcuni soggetti particolarmente sensibili potrebbe causare allergie.
- Al posto della cera d’api potete usare cera di soia se siete vegani o le cere floreali per profumare.
- Se applicate un unguento o un oleolito una tantum su una zona ridotta di pelle, come per esempio l’oleolito di calendula fai da te su una puntura di zanzara, non è necessario bagnare la pelle. Se però usate l’olio o l’unguento su vaste superfici o a lungo sarebbe meglio applicarli sulla pelle umida per evitare che la pelle si disidrati. In questo modo l’olio e la cera creeranno un film protettivo che impedirà all’acqua già presente sulla nostra pelle di evaporare. Se applichiamo un grasso su una pelle già secca e disidratata manterremo praticamente questa condizione sfavorevole nonostante l’untuosità ci possa dare inizialmente una sensazione diversa.
- Se avete intenzione di usare gli unguenti solo su piccole aree, come punture di insetti e ferite, vi consiglio di preparare meno di 100 g perchè vi servirà una piccola quantità. Un barattolino da 20 g preparato con 17 g di oleolito e 3 g di cera è più che sufficiente per un uso sporadico.
- Se preparate grandi quantità di unguento potete versare il tutto in piccoli contenitori di vetro da regalare ad amici e parenti.
- Gli unguenti possono durare tra i sei mesi e un anno. Buttateli via non appena sentite un strano odore o vedete che la superficie si deteriora. Non richiedono un conservante perché non contengono acqua. L'ideale è comunque consumarli entro pochi mesi.